Interfaccia PC per il dive-computer
Tutor
( Mares )
Valido anche per Apneist, Guardian e Surveyor



 

Come hai avuto modo di vedere nella pagina dei miei hobby,
sono anche un appassionato di elettronica.

Anche se oggi, purtroppo o per fortuna, non è quasi più
pagante ricorrere all'autocostruzione di apparecchiature elettroniche
(a causa della disponibilità pressoche totale in commercio
di ogni possibile diavoleria già bella e pronta a prezzi irrisori),
l'interfaccia PC per i dive-computer resta ancora uno
dei pochi dispositivi che è sicuramente conveniente costruirsi da soli.

In questo caso la convenienza è netta:
180.000 lire per l'interfaccia originale (così almeno mi hanno detto)
10.000 lire (di materiale) per quella autocostruita.

Questa è una di quelle circostanze in cui ho avuto l'ennesima
conferma delle mie teorie circa i prezzi di alcune accessori sub:
per i costruttori, su alcuni articoli, ci sono dei margini di guadagno clamorosi!

Ci tengo a precisare che non ho mai avuto occasione di aprire
un'interfaccia originale quindi non voglio e non posso sentenziare
più di tanto riguardo il valore di quello che può esserci dentro,
ma se con 10.000 lire posso raggiungere il medesimo scopo........


Certo, realizzare un circuito elettronico, anche se semplice,
non è una cosa proprio alla portata di tutti,
me ne rendo conto.
Ma all'atto pratico, facendo tesoro di un po' di consigli rubacchiati
qua e la da amici o conoscenti che di queste cose un pochino
ne masticano, io credo che non sarebbero poi così tanti quelli
votati all'insuccesso.

Per quelli che invece hanno almeno un po' dimestichezza
con queste cose, il buon esito è pressochè scontato.

Lo schema dal quale realizzare il circuito è quello qui riportato


 Questo schema non è stato ne progettato ne tantomeno disegnato da me, ma mi è stato inviato via e-mail da un amico
che lo ha scaricato da un sito non meglio precisato. Chi dovesse riconoscere in questo schema un proprio prodotto e fosse
in grado di dimostrarmi la sua esatta provenienza è pregato di famelo sapere affinchè io possa specificarlo in questa pagina.

Lo schema è riportato due volte semplicemente per rappresentare
le due diverse possibilità di connessione ad una delle porte
seriali del PC, che sia essa a 9 o a 25 pin.

Il circuito, estremamente semplice, trae alimentazione direttamente
dalla porta seriale cui va connesso.


IMPORTANTE
Nel collegarlo al Tutor ricordati che il terminale positivo per l'ingresso
dei dati, riportato in rosso nello schema qui sopra (scritta RED),
va collegato col il contatto metallico inferiore del computer.
In pratica delle due piastrine dorate presenti sul lato sinistro,
il positivo è quella più in basso, la più vicina ai pulsanti gialli.


A me però è capitato un problemino iniziale che fortunatamente
ho subito sistemato: il circuito infatti, appena montato,
non voleva saperne di funzionare.
Dopo aver ricontrollato il buon cablaggio del tutto,
ho eseguito qualche misura qua e la, ed ho avuto modo di
constatare che la tensione necessaria ad alimentare il
chip MAX 232 era troppo bassa (neanche 4 volt in luogo dei 5 previsti).

Per ovviare a questo incoveniente ho semplicemente ponticellato
la resistenza da 100 ohm collegata al diodo zener da 5,1 volt.
Così facendo ho mandato al chip tutta la tensione disponibile
sulla porta, che solo allora è risultata essere prossima ai 5 volt richiesti,
in ogni caso sufficiente a far funzionare regolarmente l'interfaccia.

Questo tipo di problema, in vero abbastanza frequente, è
dovuto semplicemente alle grossolane tolleranze che hanno alcuni PC
(in particolr modo gli assemblati "made in Taiwan" come il mio)
rispetto ai valori di tensione nominale previsti.

In ogni caso se deciderai di realizzare questa interfaccia
(che funziona benissimo, ti assicuro)
non eliminare a priori quella resistenza.
Prima prova il tutto, se non dovesse andare ricontrolla
più volte la correttezza del cablaggio e quindi con un tester
misura la tensione che alimenta il chip (pin 16).
Se dovessi riscontrare il mio stesso problema (tensione troppo bassa)
allora fai la stessa modifica che ho fatto io, ma solo in quel caso.

Il software per gestire l'attrezzo è scaricabile direttamente
dal sito della Mares: si tratta del DCDS, ovvero
Dive Computer Data System.
Non è il solo software in grado di gestire l'interfaccia
(sul web si trova anche altro) ma probabilmente è il migliore.
Per ogni immersione scaricata è possibile specificare tutta una serie di
informazioni così da avere un vero e proprio log-book al computer,
che disegna anche il profilo dell'immersione stessa.
In questo modo il programma fornisce, in maniera grafica,
parecchi paramentri utili per effettuare una analisi a posteriori
di ciò che si è fatto sott'acqua, minuto per minuto.

Tanto per citare uno dei vantaggi del DCDS, va detto
che con l'uso di questo software è possibile avere l'esatta indicazione
degli eventuali errori commessi durante l'immersione,
errori che normalmente vengono indicati nella apposita
"barra UBA" del Tutor
 (barra di generica indicazione di errori, in basso a destra)
ma che non vengono esplicitati nel dettaglio
sul quadrante LCD del computer.

A me, ad esempio, qualche volta è capitato di ritrovarmi
con la barra UBA attiva, ma di non riuscire a capire
sul momento di che cose si trattasse.
Leggendo sul libretto delle istruzioni la casistica degli errori rilevabili,
avevo dedotto per sommi capi che cosa potevo aver commesso di sbagliato,
ma non ne avevo la certezza.
Il DCDS invece riporta in chiaro ogni singolo errore!


Se riscontri problemi di qualche tipo puoi provare a scrivermi,
nei limiti del possibile cercherò di aiutarti.
Resta inteso che lavori di questo tipo
sono a totale rischio e pericolo di chi li esegue,
quindi se fai qualche casino o, peggio ancora,
fai "secco" il tuo PC non te la puoi prendere con nessuno.
E' bene che tu lo sappia.
Buon lavoro.