La "subba" di casa
Tanto per fare
un esempio, a mia moglie Simona non
è mai
interessata più di tanto questa attività,
anche se, in
estate, non rinuncia assolutamente
ai suoi giretti
in acqua con pinne e boccaio.
L'idea di fare
veramente sub, a detta sua,
l' ha sempre
spaventata, più che altro per la quantità
di acqua che
si ha sopra la testa
e per la conseguente
sensazione di impossibilità
di raggiungere
subito la superficie in caso di necessità.
Questo è
un pensiero comune a tanti neofiti,
ma chiaramente
non è così.
Visto comunque
che, come cita il proverbio,
chi va con lo
zoppo.....ci mette tre ore (?!),
anche lei, vedendo
me, ha voluto provare l'ebbrezza
di andare sott'acqua
con le bombole,
e devo dire che,
passata la paura iniziale (più che normale),
ora va come una
scheggia!
Chiaramente non
l'ho portata a chissà quali profondità,
e nenche ce la
porterò mai,
ma per una che
non è nemmeno brevettata
i suoi buoni
11 metri
sono un risultato
di tutto rispetto!
Fatti, ovviamente,
in stretta compagnia del sottoscritto.
Chiaramente prima
di portarla sott'acqua ho dovuto trasferirle
(devo dire con
ottimi risultati)
tutte le nozioni
teorico-pratiche di base
necessarie per
fare un'immersione.
Nozioni che ha
appreso senza problemi
e che ha subito
messo in pratica con risultati lusinghieri.
Certo, diciamoci
le cose come stanno,
dietro agli ottimi
risulati che ha conseguito
c'è una
innegabile bravura/capacità
del suo "istruttore"
che indubbiamente
ha giocatao un
ruolo fondamentale in questa vicenda......
(salve, sono
Fabio......)
Scherzi a parte, so bene che solo chi
ha titolo
a farlo può insegnare ad altri
ad andare sott'acqua
e che è sbagliato e pericoloso
improvvisarsi istruttori,
ma, per quanto mi riguarda, ritengo
di essere
un tipo molto scrupoloso nelle cose
che faccio,
specie quando sono cose serie.
Non credo di aver trascurato nessun
particolare,
le ho fatto teoria per giorni, magari
nei momenti liberi della giornata,
con domande a bruciapelo quando meno
se le aspettava,
e lei, dal canto suo, mi ha dato modo
di credere
che stesse capendo esattamente quello
che c'era da capire.
Ce l'abbiamo messa tutta per fare bene,
perchè la posta in gioco era
la sua pelle.
E i risultati, nel loro piccolo, ci
hanno dato ragione.
(oltretutto, detto tra noi, non mi
andava proprio di cambiare moglie!)