Domanda:

PER CHI TIFI ?


Prima di ogni altra considerazione, devo fare una doverosa premessa:

sono un appassionato-nostalgico-estimatore-fanatico-ecc. ecc.

del motore a 2 tempi.

Le VERE moto da corsa, secondo me, deve avere luci, travasi ed espansioni,

e non valvole, cammes e distribuzione.


Premesso questo, il mio primo grande mito fu Freddie Spencer,
un grandissimo degli anni '80.

E' vero che altri hanno vinto di più, ma non ci dimentichiamo
che Spencer nel 1985 si è portato a casa due titoli
contemporaneamente, quello della 250 e quello della 500.
Scusate se è poco.

Dopo di lui, per qualche anno, non ho avuto grandi riferimenti,
anche se in pista c'era ancora gente del calibro di Lawson e di Gardner,
che però non mi hanno mai appassionato più di tanto.


Poi, sul finire degli anni '90, ho cominciato a tifare
sempre di più per Rainey che, assieme al mitico Schwantz,
cominciava a far vedere
di che pasta era fatto.

Solo un avverso e sfigato destino l'ha tolto di mezzo
mentre galoppava verso il quarto titolo consecutivo,
nonostante disponesse di una Yamaha
sempre e comunque
inferiore alla concorrenza.
Per me è stato un grandissimo.

Non che Schwantz andasse a passeggio,
tutt'altro,
ma i mondiali si vincono arrivando al traguardo.

E magari per primi.



Dopo di loro, mi hanno fatto emozionare Doohan e Rossi.

Doohan era un altro di quelli che viaggiava "a cannone",
ma finchè ci sono stati in pista Rainey e Schwantz
che lo hanno a volte battuto
e a volte indotto all'errore,
non è mai riuscito ad imporsi a livello di titolo mondiale,
anche quando, come nel 1992, aveva i numeri per farlo.

Quattro titoli sono quattro titoli,
ma è anche vero che
una volta usciti di scena gli altri due campioni,
ha corso praticamente da solo.

Rossi non credo abbia bisogno di presentazioni.

Siamo al cospetto di un fenomeno assoluto,
l'unico nella storia del Motomondiale a poter vantare
di aver vito titoli in tutte le categorie moderne,
ossia: classi 125, 250, 500 e MotoGP, oltre che alla 8 ore di Suzuka.

La quantità di titoli vinti (peraltro con moto di diversi costruttori),
la grinta con la quale ha sempre lottato

contro i suoi avversari, nonchè la sua non comune capacità di indirizzare
nella giusta direzione lo sviluppo di una moto hanno fatto di lui un'icona assoluta.

Ciò che ha fatto, ben difficilmente sarà eguagliabile.

E per coerenza con quanto ho premesso all'inizio di questa pagina,

non a caso ho scelto qui sopra una foto di Vale che

lo ritrae su una 500 a tempi, e non su una MotoGP.